AIL contro possibile trasferimento URB
- Post 09 Luglio 2020
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La sezione AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie Linfomi e Mieloma) di Cosenza sta portando avanti un'azione di protesta contro il paventato trasferimento del laboratorio specialistico ematologico dell'URB (Unità di Ricerca Biotecnologica) di Aprigliano al laboratorio centrale.
L'URB, sostenuto fortemente dall'AIL Cosenza Fondazione Amelia Scorza Onlus, nasce nel 2011 grazie ad un protocollo d'intesa sottoscritto dall'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, dall'Azienda ospedaliera e dall'Università della Calabria. Il direttore scientifico è attualmente Fortunato Morabito, già primario dell'UOC di Ematologia dell'ospedale Annunziata di Cosenza. Seicento metri quadrati di strumentazioni all'avanguardia, expertise e competenze professionali a servizio e a tutela dei pazienti calabresi.
"Oggi l'URB di Aprigliano vive un momento difficile e la vicinanza di tutta l'AIL è più che mai necessaria, in quanto, nell'ambito di un più ampio progetto regionale di razionalizzazione della rete dei laboratori, si prevede che il Laboratorio Specialistico Ematologico venga trasferito al laboratorio centrale Hub – ha affermato Sergio Amadori, presidente nazionale AIL - avere analisi del sangue affidabili con lo stesso livello qualitativo in tutta Italia, e in particolare nella regioni del sud Italia, non è banale soprattutto quando si tratta di prescrivere farmaci di alta precisione e personalizzare le terapie. Inoltre, la presenza di strutture primarie come l'URB di Aprigliano limita in misura rilevante il grave fenomeno della migrazione sanitaria, tanto più necessario in questo periodo di emergenza sanitaria, mettendo a disposizione dei cittadini professionalità e competenze che nulla hanno da invidiare a quelle di alte regioni d'Italia".
Per Ornella Nucci, presidente AIL Cosenza questa decisione sembra muovere da una politica di razionalizzazione dei costi, ma, in realtà, non solo ha determinato un aumento di spese per l'Azienda ospedaliera, ma è destinata a mettere a repentaglio la salute di moltissimi pazienti in cura presso l'Ematologia di Cosenza in quanto sacrifica lo standard di qualità diagnostica presente.